Musicandosite: “Gems of the Polish Baroque”

Un’altra perla musicale ci arriva dall’Ensemble Giardino di Delizie con il nuovo doppio CD “Gems of the Polish Baroque” sempre per l’etichetta Brilliant Classics.

 

In questi nuovissimi cd l’Ensemble barocco affronta un repertorio sconosciuto ai più. Trattasi di autori polacchi del 1600, tra cui: Mikołaj Zielen´ski (seconda metà del XVI secolo – dopo il 1615), Adam Jarze˛bski (1590-1649 circa), Marcin Mielczewski (zm. 1651), Kaspar Förster figlio (1616-1673), Stanisław Sylwester Szarzyn´ski (seconda metà del 17 ° secolo). Tutti compositori polacchi che si ispirarono allo stile italiano dell’epoca.

Riportiamo qualche informazione su questi compositori da un estratto del libretto allegato al cd curato da Katarzyna Spurgjasz:

Mikołaj Zielen´ski (seconda metà del XVI secolo – dopo il 1615) fu il primo compositore polacco a pubblicare le sue opere in Italia. Eccezionale raccolta di composizioni, l’Offertoria et Communiones totius anni, fu stampata nel 1611 dall’officina tipografica veneziana di Giacomo Vincenti. Oltre a quelle già citate nel titolo, ovvero cento composizioni sacre per l’intero anno liturgico, la raccolta contiene anche tre fantasie strumentali, di cui due incluse in questo album.

Sappiamo che il compositore era attivo presso la corte del primate della Confederazione, Wojciech Baranowski. Le sue opere contengono numerosi riferimenti allo stile della scuola veneziana, e mezzo secolo più tardi Szymon Starowolski dichiarò che un compositore di tale talento doveva essersi formato a Roma. In realtà non si sa con chi abbia studiato e neanche se sia mai stato in Italia.

Per Adam Jarze˛bski (1590-1649 circa), invece, i viaggi erano molto importanti. Iniziò la sua attività professionale come violinista alla corte dell’elettore di Brandeburgo a Berlino, poi si recò per un anno in Italia. Successivamente ritornò al Nord, questa volta alla corte del re polacco Sigismondo III Vasa. La cappella reale era diretta da maestri italiani come Asprilio Pacelli, Giovanni Francesco Anerio e Marco Scacchi. Nell’opera di Jarze˛bski si riscontra una chiara influenza dello stile italiano, conosciuto durante i suoi viaggi e anche presso la corte di Varsavia.

Che fosse comunque un acuto osservatore si evince non solo dalle creazioni musicali, in cui utilizza le ultime innovazioni riguardanti la struttura dell’organico e la forma musicale, ma anche da certe prove di umorismo letterario. Il presente album comprende tre delle sue canzoni: Berlinesa, Tamburetta e Chromatica, oltre alla versione strumentale dell’originale per voce Cantate Domino.

Marcin Mielczewski (zm. 1651) è stato attivo alla corte reale polacca nello stesso periodo di Jarze˛bski, e entrambi suonavano nello stesso ensemble. Mielczewski fu attivo presso la “Cappella” almeno dall’inizio del regno di Ladislao IV Vasa (e probabilmente anche ai tempi di suo padre, Zygmunt III). Secondo i ricercatori, fu probabilmente uno strumentista: fagottista o trombonista; fu anche compositore, principalmente di musica vocale strumentale a contenuto religioso o strumentale (arie, sonate, canzoni). Nel 1645 divenne maestro di cappella presso la corte del fratello del re, Carlo Ferdinando Vasa vescovo di Wrocław e Płock. Le sue opere erano molto popolari nella Confederazione e nelle zone vicine, e due delle sue canzoni a tre voci sono comprese nella presente registrazione.

L’attività alla corte dei Vasa fu per Kaspar Förster figlio (1616-1673) una tappa fondamentale, sebbene nella vita abbia anche molto viaggiato. Nato a Danzica, studiò prima con suo padre, un compositore con lo stesso nome, e poi con Giacomo Carissimi a Roma. Da Roma tornò a Varsavia, dove suscitava l’ammirazione generale per le doti canore da basso presso la cappella reale.

In seguito lavorò come maestro di cappella presso la corte reale danese e come cantore nella chiesa di Santa Maria a Danzica. Le sue composizioni fanno chiaramente riferimento alla musica italiana a lui contemporanea. Tra la sua musica strumentale si distinguono sei sonate a tre, registrate qui per la prima volta.

Sebbene Stanisław Sylwester Szarzyn´ski (seconda metà del 17 ° secolo) abbia operato in un periodo successivo rispetto ai compositori sopra elencati, è considerato uno dei più grandi compositori barocchi polacchi. Paradossalmente, però, su di lui ci sono poche notizie. Probabilmente apparteneva all’ordine cistercense. Scrisse principalmente musica vocale strumentale per testi religiosi. In questo album si presenta la sonata per due violini e basso continuo, suo unico pezzo strumentale conservato.

All’ascolto molte di queste musiche richiamano alla mente temi medievali, ma sono palesi anche le rievocazioni allo stile italiano, naturalmente a quello veneziano ed a quello romano.

L’essenza dei cd però sta proprio nella proposta e riscoperta di queste musiche e di questi compositori. L’Ensemble ne offre una lettura chiara e lodevole anche dal punto di vista della prassi esecutiva, che risulta essere sempre impeccabile, quindi valore aggiunto al progetto.

Tra i brani proposti ritroviamo Sonate a tre, alcune parti da Concerti, di cui la particolarità risiede nell’organico. E’ il caso del brano n°5 del cd 2 del compositore Stanislaw Szarzyn´ski che compone la Sonata in Re per 2 violini e basso pro organo, oppure Mikołaj Zielen´ski con la Communiones totius anni Fantasia No.3 per 2 violini, dulciana e organo.

Insomma un cd dalle belle soprese e molto elegante, sicuramente per orecchie raffinate e sofisticate.

L’Ensemble è formato da Ewa Anna Augustynowicz violino barocco (artistic director), Katarzyna Solecka violino barocco, Cristina Vidoni cello barocco, Silvia de Maria viola da gamba, Paola Ventrella theorbe, Elisabetta Ferri clavicembalo e organo, ma alla realizzazione del cd hanno partecipato anche Elena Bianchi dulciana, Fabrizio Carta theorbe, Amalia Ottone viola da gamba, Marco Contessi violone, ed hanno inciso il cd dal vivo presso la Chiesa di San Bernardo a Nepi nell’Aprile 2019.

Salvatore Margarone

 

Gems of the Polish Baroque – Ensemble Giardino di Delizie 

 

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