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Un angolino di paradiso è improvvisamente stato messo a disposizione dal Creatore a noi anime sofferenti l’afoso caldo di un luglio ben agguerrito: il cancello di Villa Barattolo a Rocca di Papa, sede del Parco dei Castelli Romani è stato l’ingresso magico per arrivarci. Sul terrazzino, all’ombra di un cedro plurisecolare, siamo stati accolti, sabato 2 luglio, dalla gentilezza e dalla cortesia della direttrice dott.ssa Emanuela Angelone, insieme alle dott.sse Cinzia Barbante e  Daniela Russo Fiorillo. Poco dopo si sono materializzati gli angeli – angiolette, per la verità – accompagnate dai loro strumenti musicali: Ewa Anna Augustynowicz, Violino Barocco; Valeria Caponnetto, Violino Barocco; Anna Skorupska, Viola Barocca e Rebeca Ferri, Violoncello Barocco, componenti del gruppo Ensemble Giardino di Delizie.

Fondato dalla violinista e direttrice artistica del gruppo Ewa Anna Augustynowicz, questo team annovera artiste di origine italiana e di nazionalità polacca,  provenienti dalle più importanti istituzioni musicali italiane ed europee, cresciute sotto le amorevoli cure di maestri di fama internazionale. Hanno presentato nell’angolino del quale si parlava, il programma Echi del Tempo lontano – quartetto d’archi in Italia del ‘700, suonando  sinfonie di autori del XVII secolo: Alessandro Scarlatti, Nicola Bonifacio Logròscino, Francesco Durante, Pietro Nardini e Baldassarre Galuppi, autori non molto noti – ha premesso la direttrice – ma creatori di musiche che vanno recuperate e fatte conoscere per la loro potenza evocatrice di grandi emozioni.

L’Ensemble Giardino di Delizie, infatti ha incentrato fin dal suo esordio la propria ricerca musicale sulla produzione seicentesca di questi due grandi

paesi. Fin dal principio infatti, le componenti del gruppo hanno voluto portare all’interno della formazione le proprie specifiche radici culturali e i peculiari linguaggi musicali, approfondendo entrambi, a volte fondendoli, altre volte ponendoli in antitesi per esaltarne le differenze, e facendo di questo scambio e di questa dialettica il proprio punto di forza.

Melodie e arie musicali che hanno trasportato noi tutti in un mondo fatto di profumi ed essenze, tra rigogliosa natura e oltre il tempo…

Ha apprezzato molto il numeroso pubblico presente, incantato anche dalla bravura delle musiciste, sempre sorridenti e quasi librate con i loro strumenti, tra le arie suonate

Straordinaria serata d’estate, cullati da note e vaporose sensazioni di benessere e tenerezza… magica essenza salvifica della musica.  Da ripetere.